Il Maestro

Nato a Novi di Modena il 23 Luglio 1935 Neldo Lodi inizia lo studio della musica a circa 10 anni. Nel 1946 entra nella Banda musicale del suo paese e proprio in occasione dei festeggiamenti per il 10o anniversario della Liberazione, il 25 Aprile 1946, inizia la sua carriera musicale.
Nel 1952 si iscrive al corso di tromba presso il Liceo Musicale ‘Orazio Vecchi’ di Modena sotto l’attenta guida del M.o Armando Torelli e quasi contemporaneamente frequenta il corso di Armonia Principale presso il Conservatorio ‘G.B. Martini’ di Bologna la cui cattedra d’insegnamento era affidata a Marcello Abbado, fratello maggiore del piu’ famoso Claudio.
Arriviamo al 1953.
Prima la stagione lirica di Pavia e quella di Mantova poi sono state le sue prime esperienze nel campo della musica lirica e classica. Nel 1955 consegue il diploma di tromba e assieme al M.o Leone Magiera (che diventera’ in seguito il pianista e collaboratore strettissimo di grandi cantanti della musica lirica tra i quali Luciano Pavarotti e Mirella Freni) forma un’orchestrina da ballo con la quale suona nei locali alla moda per mantenersi negli studi musicali.
Il 1957 e’ l’anno chiave della sua carriera di musicista.
Dopo aver suonato in diverse formazioni musicali, man mano sempre piu’ prestigiose accumulando cosi’ esperienza professionale, le sue grandi doti naturali e tecniche di trombettista lo spingono a proporsi come candidato, curiosamente nel breve arco di tempo di soli dieci giorni, ai quattro concorsi piu’ prestigiosi di quell’anno in Italia: quello per prima tromba nell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano, quello per prima tromba presso l’orchestra sinfonica della RAI di Milano, quello per prima tromba nell’orchestra del Teatro ‘Carlo Felice’ di Genova ed infine il concorso per titoli ed esami per il posto di insegnante presso il conservatorio ‘L.Canepa’ di Sassari.
Il ventiduenne Neldo, dietro la tenda dell’audizione, meraviglia tutte le qualificate giurie e sbaraglia la fortissima concorrenza di trombettisti arrivati da tutta Italia per queste prestigiose audizioni vincendo tre dei quattro concorsi ed ottiene l’idoneita’ per il concorso bandito dal Teatro alla Scala di Milano.
Egli pero’, data la delicatezza di quegli incarichi ed il suo carattere riservato, non si ritiene all’altezza di ricoprire tali ruoli di altissimo livello e per questo, nonostante la vittoria, sceglie di accettare la cattedra di tromba a Sassari.
Dopo soltanto 20 giorni di permanenza in quella citta’, il Sovrintendente del Teatro ‘Massimo Bellini’ di Catania, che nel frattempo aveva raccolto informazioni su di lui presso i Conservatori di Bologna, Parma e Ferrara, offre al M.o Lodi, senza alcun concorso, il posto di prima tromba nell’orchestra del Teatro della citta’ etnea e contemporaneamente l’incarico triennale di insegnamento presso il Liceo Musicale ‘Vincenzo Bellini’ della stessa citta’.

Rimane a Catania per tre anni durante i quali svolge con perizia entrambi i ruoli ed alla fine del 1959 vince il concorso per seconda tromba presso l’orchestra sinfonica della RAI di Roma ricoprendo quel ruolo per otto anni e in seguito passa al ruolo di prima tromba ‘utilite” per altri undici anni.
Nonostante la magnifica carriera di strumentista, l’insegnamento della tromba si rivela essere per lui la sua autentica passione. Infatti, contemporaneamente con il suo trasferimento a Roma, vince il concorso per titoli ed esami presso il Conservatorio ‘L.D’Annunzio’ di Pescara dove insegnera’ per quattordici anni, trasferendosi poi per due anni presso il conservatorio ‘A.Casella’ dell’Aquila.
In tutto il ‘periodo romano’, cioe’; dal 1959 al 1978, il M.o Lodi collabora con varie associazioni musicali quali ‘La Nuova Consonanza’, ‘Il Gonfalone’ e ‘L’Agostiniana’ e fa parte dell’organizzazione cinefonica di Roma proprio nel momento del massimo splendore del cinema italiano dando il suo contributo come tromba solista.
A partire dal lungometraggio ‘La Tunica’ del 1959, collabora per circa vent’anni con i piu’ grandi autori di colonne sonore dell’epoca tra i quali ricordiamo Nino Rota, Ennio Morricone, Riz Ortolani, e tanti altri per terminare questa memorabile esperienza nel 1978 con il film ‘Prova d’orchestra’ di Federico Fellini con le musiche di Nino Rota.

In particolare, durante questo lungo periodo e’ nata l’amicizia e stima che lega il Maestro Lodi ad Ennio Morricone, il quale ha affidato proprio alla superba voce della sua tromba l’incarico di sottolineare le scene ‘clou’ dei film western di Sergio Leone entrati nella leggenda della cinematografia mondiale.

Con l’orchestra sinfonica della RAI di Roma ha suonato sotto la direzione delle piu’ grandi bacchette del mondo tra le quali, solo per citarne qualcuna, ricordiamo Herbert Von Karajan, Franco Ferrara, Sergiu Celibidache, Leonard Bernstein, Claudio Abbado, Aram Cachaturian, Zubin Metha. Sempre con l’orchestra sinfonica ed il coro della RAI di Roma sono da ricordare due eventi importantissimi a cui ha partecipato sotto la direzione di Franco Ferrara: la cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive di Roma del 1960 ed in seguito, il 4 novembre dello stesso anno, il concerto di inaugurazione del secondo canale televisivo nazionale.
Alla fine del 1978, il M.o Lodi decide di tornare con la famiglia nel suo paese natale, desideroso, dopo tanti anni di straordinaria ed impegnativa carriera di solista e di insegnante, di ritrovare il gusto e la semplicita’ delle cose della sua infanzia, lontano dalla vita frenetica della capitale.
Si congeda pertanto dalla RAI (che cerca in ogni modo di farlo restare) e si trasferisce con l’insegnamento presso il Conservatorio ‘L.Campiani’ di Mantova.
Entra a far parte di diverse formazioni di alto livello quali il ‘Gruppo Ottoni di Verona’ con il quale incide diversi album, l’orchestra da camera di Padova ed il prestigioso gruppo ‘I Solisti Veneti’.
Sempre alla ricerca di nuove sfide musicali, contemporaneamente a tutte queste attivita’ dirige la banda ‘Giuseppe Verdi’ di Moglia (MN) con la quale nel 1980 partecipa nella sezione ‘da concerto’ al Concorso Mondiale per bande di Kerkrade in Olanda, conquistando nella categoria ‘dilettanti con organico fino a 40 elementi’ una brillantissima medaglia d’argento, impresa che verra’ ripetuta nell’edizione successiva del Concorso Mondiale quattro anni dopo.
La sua grande passione per l’insegnamento della musica ed in particolare il suo grande interesse verso la didattica volta all’insegnamento della tromba matura nel corso di tutta la sua straordinaria carriera, grazie alla possibilita’ di incontrare di persona i piu’ grandi interpreti ed insegnanti al mondo di questo strumento, di passaggio a Roma durante una tourne’ estiva o per gli appuntamenti di cartello della stagione teatrale romana. Attraverso questi incontri, lo scambio di esperienze e di metodologie di insegnamento della tromba (la sua personale collezione di ‘metodi per tromba’ forse non ha eguali al mondo) permisero al M.o Lodi di acquisire una vasta conoscenza che, unita al suo straordinario talento di esecutore ed alle sue doti umane e comunicative ha portato eccellenti frutti: diversi sono gli allievi del M.o Lodi che si stanno facendo onore nel campo della musica classica e dell’insegnamento, ricoprendo incarichi prestigiosi in orchestre italiane e straniere, conservatori ed istituti musicali.
E’ durante l’esperienza di Maestro Direttore della banda di Moglia che, all’inizio del 1980, l’allora presidente regionale delle bande musicali dell’Emilia-Romagna, Giovanni Giberti, lo contatta poiche’ necessita della sua grande esperienza per risollevare le sorti di una banda dal passato glorioso che non stava attraversando un buon momento: quella di Sassuolo.
Dato che si trattava di un incarico a tempo determinato per colmare il posto vacante di Maestro Direttore ed in attesa che ne fosse nominato uno della zona (Novi di Modena dista circa 50 chilometri da Sassuolo) il Maestro Lodi accetto’ di buon grado.
Alla prima prova erano presenti venti persone, comprese quelle curiose di vedere il nuovo maestro.
Non fu mai nominato un altro maestro: il lavoro impostato da Neldo Lodi e dal Presidente del Corpo Bandistico, Lorenzo Barberini, e’ stato di grandissimo valore ed ha dato in tutti questi anni ottimi frutti, portando la banda ad un organico stabile di oltre sessanta elementi e a livelli musicali allora davvero impensabili, raccogliendo sia in Italia che all’estero lusinghieri apprezzamenti da parte di critica e pubblico grazie alla straordinaria esperienza professionale ed alla grande umanita’ di una persona alla quale dobbiamo tutta la nostra gratitudine:
Neldo Lodi.